Edilizia

Le diverse tipologie di coperture esterne per ripararsi dalle intemperie

Nei seguenti paragrafi analizziamo quali sono le principali coperture esterne disponibili in commercio

Le forti grandinate estive e gli improvvisi nubifragi che hanno colpito l’Italia lo scorso mese hanno creato grossi danni. Anche le auto parcheggiate fuori casa, ma in uno spazio non coperto, sono state pesantemente danneggiate. Poiché il clima nel Belpaese sta diventando sempre più tropicale, con lunghi periodi di siccità e giornate caldissime alternati con violenti e improvvisi acquazzoni, è consigliabile premunirsi per tempo e installare apposite coperture esterne per persone, mezzi e oggetti.

Nei seguenti paragrafi analizziamo quali sono le principali coperture esterne disponibili in commercio, per poi esaminare quando sono necessari i permessi edilizi per la loro installazione.

I gazebo

Tra le coperture più apprezzate ci sono i gazebo, che si possono dividere in due tipologie: quelli assimilabili come arredi da giardino e quelli considerati strutture provvisorie per situazioni temporanee.

Il gazebo è considerato una struttura leggera, non aderente a nessun altro edificio, coperta nella parte superiore e aperta ai lati, anche se qui possono essere presenti delle tende facilmente removibili per proteggere le persone dalle intemperie. È sorretto da una struttura portante realizzata in ferro battuto, in legno oppure in alluminio.

Il gazebo può essere usato anche per eventi pubblici all’aperto e in questi casi è considerato una struttura temporanea. In altri casi è realizzato in maniera permanente per fruire degli spazi esterni, come terrazzi o giardini.

Le pergole

La pergola non è una struttura permanente e si può rimuovere senza difficoltà. La leggerezza e la facilità di installazione sono infatti alcune delle principali peculiarità di questa copertura. La pergola non modifica la struttura dell’edificio né determina trasformazioni urbanistiche ed edilizie, poiché non richiede alcun tipo di intervento murario.

La pergola crea un’area ombreggiata, totalmente o parzialmente, in aree esterne come i giardini. Presenta almeno tre aperture laterali e una copertura superiore, che può essere realizzata con un intreccio di travi, ed è sorretta da pilastri. Tale struttura può essere ulteriormente impreziosita da altri elementi di grande pregio estetico come piante rampicanti, teli o tessuti che oltre a migliorare il design e l’estetica sono molto resistenti alle intemperie del tempo.

Una pergola, per essere definita tale, deve avere la copertura superiore diritta o leggermente inclinata. Altri elementi fondamentali sono i pilastri, che sorreggono l’intera struttura e che devono essere disposti ad una distanza tale da permettere il passaggio.

Meritano una menzione anche le pergole bioclimatiche, tra le ultime innovazioni sul mercato in termini di domotica. Nelle pergole bioclimatiche è possibile regolare la temperatura utilizzando un sofisticato sistema di domotica.

Le tettoie in ferro

Un’altra soluzione percorribile è rappresentata dalla tettoia in ferro, una struttura addossata ad un edificio che crea una superficie abitabile tramite una copertura stabile. La tettoia è quindi una struttura stabile, che può richiedere opere murarie invasive.

Sono molto richieste le tettoie per auto, soprattutto dopo gli eventi climatici che hanno caratterizzato gli ultimi mesi in Italia. Le fortissime grandinate e i violenti acquazzoni hanno provocato danni seri alle auto in sosta, quindi molte persone stanno correndo ai ripari installando solide tettoie in ferro che garantiscono una protezione adeguata alle auto contro i devastanti fenomeni atmosferici in inverno e anche in estate.

Esistono anche coperture in ferro per parcheggi modulari, così da poter riparare una o più file di parcheggi ed estendere oppure diminuire la superficie coperta in ogni momento. Le tettoie possono essere realizzate su misura e costruite con determinate caratteristiche, per offrire la migliore protezione contro le varie tipologie di eventi climatici.

Ci sono ad esempio tettoie parasole, antigrandine, dotate di coperture autoportanti, resistenti al vento e alla neve. Addirittura ci sono anche tettoie per auto dotate di pannelli fotovoltaici che, oltre a proteggere adeguatamente mezzi e persone, incamerano l’energia solare trasformata poi in energia elettrica.

Quando sono richiesti i permessi edilizi e quando no per le coperture?

È importante conoscere qual è la normativa che regolamenta le coperture per evitare di commettere infrazioni e ritrovarsi a pagare multe anche abbastanza salate.

Il gazebo è una struttura leggera e può essere sia permanente che temporanea. Se è realizzato in struttura leggera, ha dimensioni limitate e non è fissato in modo stabile al suolo allora non ha bisogno di permessi.

La pergola rientra nell’edilizia libera e non richiede permessi quando è realizzata con materiali leggeri, non è fissata stabilmente al suolo e se si può smontare senza particolari problemi. Per l’installazione di una pergola sono però necessarie l’autorizzazione del condominio, se si trova in un balcone, in un terrazzo o in un attico condominiale, e la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).

Il discorso cambia per le tettoie, coperture stabili e non amovibili che necessitano quindi del permesso di costruire. Se però la tettoia rappresenta una semplice copertura sulla porta, finalizzata ad esempio per proteggere dalla pioggia e che quindi non crea una superficie destinata ad essere abitata, non ha bisogno di permessi.

In ogni caso le normative possono variare a seconda dei Comuni e delle regioni, quindi è consigliabile informarsi comunque sulle leggi comunali e regionali relative all’installazione di coperture.

 

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