Quattro consigli per scegliere il mutuo per comprare casa
Il mutuo consiste nella stipula di un contratto con un istituto bancario, attraverso il quale si potranno dilazionare i pagamenti
Quando arriva il momento di comprare una casa, dobbiamo necessariamente fare mente locale sull’importanza di sottoscrivere un mutuo. In questo modo potremo infatti ammortizzare il costo dell’investimento nel lungo periodo, occorre però procedere alla scelta con una certa calma analizzando e confrontando le molte offerte che si trovano sul mercato.
Il mutuo consiste nella stipula di un contratto con un istituto bancario, attraverso il quale si potranno dilazionare i pagamenti seguendo un piano di ammortamento concordato. Quest’ultimo è il documento che serve per chiarire fin dal principio alcuni punti focali. Il riferimento è in primis alla durata del mutuo stesso e al tempo entro il quale sarà necessario rientrare del debito contratto con la banca. Si delineano in questo modo due configurazioni economiche molto precise, ovvero la rata mensile da corrispondere e la relativa durata. Mentre si cerca il mutuo perfetto per comprare casa, la cosa migliore da fare sarà seguire alcuni consigli molto semplici che adesso vedremo insieme.
1 Consultare i portali che offrono la comparazione delle soluzioni
Per prima cosa sarà necessario muoversi confrontando e analizzando prodotti diversi, senza fermarsi alla prima opzione esaminata. Siamo ormai abituati a interrogare il web per ottenere velocemente info in merito a persone, beni e servizi. Si possono così trovare facilmente soluzioni diverse e sempre calibrate sulla specifica necessità da soddisfare. Ad esempio, se si ha bisogno di un mutuo che copra più dell’80% del valore della casa poiché non si dispone di liquidità extra in partenza, è possibile comparare le offerte di mutui 100 per cento su Facile.it o su altri portali per valutare soltanto le soluzioni che rispondono a questa specifica esigenza.
2 Conoscere il TAEG per una panoramica di tutte le spese
Non c’è soltanto il valore della rata da valutare quando si tratta di scegliere il miglior mutuo da accendere. Si deve infatti tenere presente fin da subito il costo globale del mutuo, spese accessorie incluse. Occorre valutare il TAEG per comprendere e verificare il costo reale. E’ l’acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale: sta a indicare quanto costa il finanziamento, comprese appunto le spese accessorie, di istruttorie a perizia che sempre sono previste per sottoscrivere il contratto. Diventa facile capire quale sia la convenienza del mutuo proprio grazie al TAEG, perché le soluzioni si potranno valutare viste e considerate tutte le spese. Si deve anche verificare che il tasso proposto dalla banca non sia promozionale, cioè soltanto per le prime rate (non dev’essere di ingresso ma a regime).
3 Le agevolazioni fiscali e il ruolo dello spread
E’ sempre bene informarsi sulla possibilità di attivare determinate agevolazioni. Sono ad esempio previste dalla normativa una serie di detrazioni fiscali per quanti facciano richiesta di un mutuo prima casa. In questo modo diventa possibile ridurre i costi. Ovviamente tutto è subordinato alla presenza e al rispetto di determinati requisiti, ma in caso affermativo si potrà ottenere un risparmio sull’acquisto dell’abitazione. Attenzione anche allo spread, ovvero l’effettivo costo che ciascun istituto bancario richiede ai clienti per concedere il mutuo. Va a definire il costo fisso del mutuo stesso e si va ad aggiungere al tasso di interesse del finanziamento per il quale è stata fatta richiesta. A uno spread più basso applicato dalla banca, corrisponderanno minori interessi da restituire sul mutuo.
4 Come destreggiarsi tra le varie tipologie
Spesso è difficile comprendere in via del tutto autonoma quale sia la tipologia di mutuo che più fa al caso proprio. A volte per non doversi trovare costretti a scegliere tra un tasso fisso e uno variabile si finisce per preferire una soluzione di mezzo, che però potrebbe anche finire per rivelarsi anche più dispendiosa rispetto ad altre.
Ci sono principalmente due opzioni intermedie, ovvero il mutuo a tasso misto (che permette di effettuare il cambio in via periodica del tasso di interesse, passando da quello fisso a variabile) e il mutuo variabile con cap (si può accendere il mutuo con tasso variabile indicando un limite massimo oltre il quale non potrà mai salire il tasso di interesse anche se dovessero finire per superarlo i tassi di mercato). In questi casi, nonostante si tratti di due soluzioni che all’apparenza possono sembrare vantaggiose, occorre fare mente locale sul fatto che la banca prevederà maggiori costi per il mutuo. E questo a causa della copertura aggiuntiva, che solitamente non viene invece prevista per i tradizionali mutui casa.