Ristrutturazione

Ristrutturazione: le soluzioni più economiche per un ascensore

In un edificio a più piani o un condominio, un aspetto importante è l'ascensore, che può essere installato ex novo o ammodernato

Per realizzare un progetto di ristrutturazione che risulti duraturo e che  consenta di raggiungere alti livelli di efficienza, è fondamentale tener conto delle necessità dell’edificio e dei suoi inquilini e di tutte le opportunità di risparmio ottenibili mediante i bonus edilizi attivi.

In un edificio a più piani o un condominio, un aspetto importante è l’ascensore, che può essere installato ex novo o ammodernato adottando soluzioni innovative su un impianto già esistente. Decidere se installare un nuovo impianto di sollevamento o intervenire su quello già presente dipende anche dallo stato dell’ascensore, che, come sappiamo, ha bisogno di continue manutenzioni, di tipo ordinario o straordinario a seconda della tipologia di guasto o malfunzionamento, come si può leggere su questo articolo.

In questo articolo valuteremo le soluzioni più economiche per un ascensore.

Ascensore: le tipologie

Gli ascensori in commercio sono di diversi modelli e si distinguono in due categorie principali: ascensori interni ed esterni.

Gli ascensori interni sono più comuni nei nuovi edifici e si installano all’interno degli edifici nelle vicinanze delle scale. Richiedono diverso spazio per poter essere collocati, che varia a seconda della grandezza della cabina e in base all’alimentazione dell’ascensore, se è elettrico o oleodinamico. C’è infatti bisogno di componenti ulteriori per gestire la manutenzione e la sala macchina per controllare il funzionamento dell’impianto.

Una soluzione più economica è rappresentata dai miniascensori, che hanno una velocità e una grandezza minori, ma non sono sempre adatti all’accessibilità ad esempio di sedie a rotelle o dispositivi di deambulazione. Bisogna dunque verificare bene i requisiti.

L’ascensore esterno rappresenta una soluzione più economica perché per essere realizzato non richiede lavori strutturali, ma si fissa con una sua struttura in metallo. Non necessità di componenti accessorie per la manutenzione. L’unico vincolo è rappresentato dalla resa estetica.

Ascensore: cosa dice la normativa

L’ascensore è obbligatorio per tutti gli edifici che hanno 3 piani fuori terra, secondo quanto stabilito dalla legge 13/1989. Si possono però installare anche in edifici più bassi e in abitazioni private e bisogna seguire delle procedure. Per l’installazione di un ascensore in casa le regole sono meno stringenti e devono tenere conto solo di spazi, tenuta strutturale e sicurezza. Per quanto riguarda invece i condomìni, è obbligatorio ricorrere alla assemblea. Se si parla infatti di un progetto che rientra nell’ammodernamento dello stabile, il progetto va approvato dalla maggioranza degli intervenuti all’assemblea che rappresentano i due terzi del valore totale del condominio. Se invece il progetto ha l’obiettivo di abbattere le barriere architettoniche si procede per gradi: approvazione della maggioranza degli intervenuti e metà del valore o approvazione della maggioranza dei presenti e un terzo del valore a seconda convocazione. Se all’interno dell’edificio abita una persona con disabilità, trascorsi 3 mesi dalla richiesta in assemblea può procedere con l’installazione a proprie spese.

Con la Legge di Bilancio 2022, sono stati prorogate numerose agevolazioni edilizie, che permettono di ridurre le spese di installazione anche per gli impianti di sollevamento e, per l’abbattimento delle barriere architettoniche la detrazione è del 75% per il 2022, che può salire fino al 110% se l’installazione dell’ascensore si accoda ad un intervento trainante del Superbonus, come ad esempio il cappotto termico.

Progettare dunque un ascensore accedendo alle agevolazioni fiscali può rappresentare la soluzione più economica perché permette di avere il massimo risultato con una spesa molto minore rispetto a quella in preventivo.

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